Montagne. Eventi & Film Itineranti, Nives Meroi a Carpi

Il 18/07 Nives Meroi presenta a Carpi (MO) la multivisione Storie di montagne nascoste.

Giovedì 18 luglio, alle ore 21.30, in Piazza Re Astolfo a Carpi (MO) è in programma una serata con Nives Meroi. L’incontro è organizzato dal CAI di Carpi, con il patrocinio del Comune di Carpi e della Provincia di Modena, in collaborazione con Montagne. Eventi & Film Itineranti, iniziativa Vivalda Editori – Filmfestival Internazionale Montagna e Avventura di Trento.

Alpinista a tutto campo, bergamasca trapiantata ormai da molti anni in Friuli, Nives Meroi rappresenta, con i fatti, un esempio di come si può “fare montagna” in modo semplice, istintivo e, soprattutto, “pulito”. Il suo è un alpinismo che trova nel gruppo la sua forza e nella passione per le montagne, siano esse le nascoste Alpi Giulie o i più famosi ottomila, la motivazione.

Nanga Parbat, Shisha Pangma, Cho Oyu sono gli 8000 saliti dalla Meroi, ad essi si aggiungono tante altre spedizioni, in Perù come in Himalaya, e tantissime salite nelle “sue” Giulie. L’incontro con Nives Meroi sarà l’occasione per assistere alla proiezione del bellissimo “Storie di montagne nascoste”. La multivisione in dissolvenza che racconta delle sue esperienze di alpinista, insieme a Romano Benet e gli altri suoi amici friulani, dalle Alpi Giulie all’inesplorato versante Nord del Gasherbrum II.

Storie di montagne nascoste
Durata: 1h ca. (in due tempi).
Commento musicale e parlato già registrato.
Multivisione di Nives Meroi, Luca Vuerich, Romano Benet.

“Dalle Alpi Giulie all’ inesplorato versante Nord del Gasherbrum II.
Cosa può esserci in comune fra due catene montuose così lontane fra loro, così distanti geograficamente e così diverse nella morfologia e nella storia?
Le Alpi Giulie, di una bellezza selvaggia, hanno da sempre subito la storia dettata dagli uomini, che ha fatto di queste montagne la riga di divisione fra due mondi. Separate da barriere invalicabili, sono rimaste isolate dal resto della più famosa e conosciuta catena alpina.
Un gruppo esiguo di alpinisti, legato affettivamente, ha salito queste montagne, che in cambio hanno insegnato loro un alpinismo esplorativo, pulito, “fuori dalle mode” perché isolati dai canoni e dalle regole del primato.
Ed è proprio grazie a questo insegnamento che per noi, nati alpinisticamente qui, è stato così naturale avvicinarci all’esplorazione sui giganti di ottomila metri con lo stesso stile pulito e leggero.”


Nella foto Nives Meroi sul K2 – Foto R. Benet


  Intervista a Nives Meroi

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